Fondazione Campioni del Mondo, il progetto riguarderebbe il ciclismo giovanile e non una squadra WorldTour?
Ci sono sviluppi che riguardano la cosiddetta “Fondazione Campioni del Mondo”. L’idea, lanciata da alcuni ex corridori iridati del ciclismo italiano e anticipata la scorsa settimana da Beppe Conti nella puntata di RadioCorsa, sembrava consistere nel creare una formazione WorldTour italiana nel prossimo futuro, con l’appoggio di alcuni sponsor nostrani e della Federazione Ciclistica Italiana. Novità sono emerse anche nella puntata di ieri sera della trasmissione di RaiSport, durante la quale sono intervenuti gli ex campioni del mondo Moreno Argentin, Gianni Bugno e Giuseppe Saronni, che con le loro dichiarazioni, però, hanno per ora ridimensionato il progetto (ancora in fase embrionale), che dovrebbe riguardare soprattutto il ciclismo giovanile.
“Per il momento sono solo ed esclusivamente delle idee – ha dichiarato Argentin – L’idea è partita da Mario Cipollini assieme a Giuseppe Saronni, in questa fase stiamo discutendo per individuare lo strumento più idoneo per aiutare il nostro movimento. Però siamo solo in una fase molto embrionale. Piano piano stiamo mettendo a punto questa idea, deve essere un’idea univoca dove tutti quanti si mettano a disposizione e lavorino, perché non è che fai la fondazione e hai delle risorse automatiche, dobbiamo essere noi stessi ambasciatori di questi progetti che devono avere un grosso spessore sociale, legato all’aiuto e all’avviamento allo sport dei ragazzi. C’è ancora molta strada da fare”.
“Più che di una squadra WorldTour, il ciclismo italiano ha bisogno di giovani che crescano in società che possano dar loro la possibilità di maturare nel tempo ed entrare poi in una squadra WorldTour – ha proseguito Bugno – Il nostro intento non è quello di creare una squadra WorldTour, ma di aiutare i nostri giovani a crescere. Farlo nelle scuole non è facile, bisogna andare a trovare i giovani in quei posti dove ci sono i ragazzini che hanno la possibilità di utilizzare la bici come mezzo di spostamento o di gioco. Bisogna incentivare i giovani a usare la bicicletta e usare meno i videogiochi”.
Gli fa eco Saronni: “Da noi è difficile trovare risorse per mantenere una squadra WorldTour, però di cose da fare ce ne sono tante per aiutare questo nostro ciclismo, che ci ha dato tanto. C’è un’unità di intenti con gli altri campioni del mondo, una voglia di aiutare, di proporre delle idee. Di appassionati di ciclismo ce ne sono molti, molte aziende sono dirette da persone che vanno in bicicletta, che sono appassionate. Perché non coinvolgerli in progetti che possano fare bene ai giovani, al ciclismo italiano? Io credo che questo si possa fare, con progetti mirati, di idee ce ne sono molte. Credo ci sia la voglia di tutti, ex campioni e campioni attuali, che possano dare qualcosa e metterci la faccia e proporre qualcosa per far risollevare il nostro ciclismo”.
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